Igienica, resistente, protettiva; sono diverse le qualità che deve possedere una pavimentazione ospedaliera. Si tratta di rivestimenti ben diversi da quelli delle abitazioni, da realizzare con materiali adeguati: la resina è certamente uno dei migliori.
È già da anni che la resina trova riscontri positivi in ambito sanitario. I pavimenti in resina, infatti, vantano proprietà particolarmente utili per questo settore, migliori rispetto a quelli posati con materiali più tradizionali.
Igieniche, sicure, atossiche, le pavimentazioni in resina sono adatte a qualunque ambiente sensibile in cui è richiesta una particolare salubrità; non soltanto ospedali, ma anche cliniche private, case di cura, laboratori, farmacie e industrie di medicinali, studi medici. Oltretutto, con la resina è possibile realizzare l’opera di pavimentazione in tempi molto brevi e senza rimozione del vecchio pavimento, aspetto non di poco conto per contesti sia pubblici che privati.
Per ottenere un risultato professionale è importante conoscere la resina, i metodi di applicazione, e in generale avere esperienza e capacità nel settore che consentano di seguire ogni fase del lavoro nel modo migliore, dalla fase progettuale alla lavorazione. Le resine non sono tutte uguali - per la realizzazione dei pavimenti si ricorre in genere a resina epossidica o bicomponente – come non sono uguali le condizioni di un pavimento rispetto a un altro, e non sono le stesse neanche le macchine con cui poter eseguire il lavoro.
Questi aspetti sommati ad altri più specifici vanno valutati e fronteggiati con professionalità ed esperienza nel settore, unica direzione per arrivare a pavimenti ospedalieri che rispondano a precise necessità.
Garantire massima igiene è doveroso per ospedali, cliniche, laboratori, e qualunque ambiente di tipo sanitario. Atossica e idrorepellente, la resina assicura prestazioni eccellenti in tal senso.
I pavimenti in resina, infatti, si presentano come superfici continue, uniformi, senza fughe né giunture, aspetto questo determinante ai fini della pulizia; la presenza di concavità o scabrosità, tipiche di materiali come le piastrelle, su un pavimento ospedaliero comporta maggiore difficoltà di pulizia e rischio per l’igiene. Da questo punto di vista la resina supera i limiti delle pavimentazioni più vecchie.
Sempre sul tema della pulizia, i pavimenti in resina hanno elevata stabilità chimica e fisica, caratteristica che consente di eseguire con periodicità interventi come disinfezione o sterilizzazione senza danni al rivestimento. La resina è resistente a sollecitazioni di tipo chimico come liquidi, solventi, acidi e soluzioni detergenti, e non presenta variazioni di aspetto o fenomeni di assorbimento di tali sostanze.
Alla garanzia dell’igiene della resina si aggiunge poi la sicurezza in presenza di apparecchiature elettroniche, ad esempio nelle sale operatorie, dove i pavimenti in resina evitano l’accumulo di eventuali cariche elettrostatiche e impediscono fenomeni di interferenza elettrica.
Infine, la resina è fonoassorbente, qualità importante in studi, cliniche e aree in cui è richiesta riduzione dei rumori dovuti al calpestio.
BTA si occupa da sempre della posa di rivestimenti resinosi. La resina è il nostro principale ambito di specializzazione, e mettiamo la nostra esperienza al servizio di comparti diversi, tra cui quello sanitario.
La professionalità e la conoscenza profonda della materia ci consentono di lavorare con le resine ai massimi livelli qualitativi, partendo dall’analisi e progettazione del lavoro fino alla realizzazione dell’opera. Il tutto attraverso tecnologie all’avanguardia sia nei macchinari che nelle tecniche di applicazione.
Puoi vedere i nostri pavimenti in resina per ambienti sanitari nella gallery dei lavori BTA.
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